HO SOGNATO

Ho sognato mondi incantati

principi azzurri su cavalli alati 

distese di campi diamantati

Ho sognato cieli azzurrati 

tempi eterni d'amore stregati

azzurrati cieli sterminati

Ho sognato stelle brillanti

comete iridescenti in volte vellutanti

eteree scie di sentimenti infuocate

Ho sognato questi momenti 

di semplici emozioni 

nel cuore fibrillante

DA NEWTOWN ALL'AFGHANISTAN

Proclami ufficiali tra lacrime e sangue
autorità incombenti indecise vertenze
e nella follia di un ragazzo qualunque
il dolore di gente assordata dal niente

Angeli votati al crimine di una mente
sangue versato per cuori indifferenti
e nella sterile parodia di una vita
ali innocenti sulla scia di una cometa

Tra parole altisonanti e interrogativi esitanti
un appello assordante  di nomi strazianti
ennesima promessa di ipocrite decisioni
ancora vittime dell'umana perversione

Il sangue ancora fresco di sorrisi ormai spenti
da opposta latitudine ancora vittime innocenti
della crudele ragione di stato in una linea d'orrore
ancora bambini che con  la vita han pagato

AMORE CRIMINALE

Amo di te il viso che mi porgi
quando ti stringo
Bevo di te le lacrime roventi
provocate dalle mie carezze
brucianti
Mi fai sentire potente
quando dall'alto ti guardo
Tu gomitolo di ossa e carne
fatto a brandelli
Tu gattino sperduto
affamato
violato e violentato
Ti amo quando ti posseggo
quando ti annulli e ti calpesto
Amo il tuo spirito umiliato
e il tuo sguardo rassegnato
Ti amo e di questo amore ti ammazzo

SE

Sorriderei se di felicità fossi colma 
Piangerei se il dolore mi annegasse 
Urlerei se di rabbia vivessi 

Ahimè di dolor sorrido
di felicità piango
e di rabbia son pieni i miei silenzi

CI RACCONTIAMO

Ci raccontiamo sui tasti

e le parole si affastellano 

si allineano nell'etere

Il sorriso prende forma 

intanto che la mente immagina 

dell'altro la lettura .

Ci raccontiamo nello sguardo 

e le mani si incontrano

si sfiorano nell'attimo

La pelle si inebria 

intanto che le labbra assaporano 

dell'altro il calore 

Ci raccontiamo sui corpi 

e i desideri si accavallano 

seguono sentieri nuovi 

L'anima nell'attesa si arcua 

sulle mappe segnate 

penetrando l'altrui trepidazione

Ci raccontiamo ogni volta 

dal principio 

riscoprendo di noi inedite emozioni 

HO DANZATO

Ho lasciato le mie vesti tra le brume
laddove l'autunno ha scheletrito alberi possenti
nel passaggio della stagione
marchiando indelebili sentimenti

Ho allargato le mie braccia al vento
il maestrale che spinge forte dal mare
lasciando che brinasse la mia pelle
tatuando ogni fibra muscolare

Ho inspirato dell'universo ogni odore
facendo mio ogni sapore
scomponendo molecole d'amore
flesse le gambe per raccoglierne l' umore

Ho danzato sui confini della ragione
tra spirali di calore
mentre fiocchi di cristallo si immolavano
sul fuoco delle emozioni .

IL CANTO DEL MONDO

Cruda quest'alba si stempera nel grigio 

l'indifferenza di chi non sa guardare

sposta freddamente del cielo lo splendore

Cupa e solitaria vaga l'umanità

senza emozioni ad occhi spenti

quando chiude la mente al sorriso del cuore

Non sente delle nuvole il fruscio

che fa vibrare la loro scia

mentre il sole pur pallido dell'inverno

colora di oro e di vita un nuovo giorno 

Prezioso il suono dell'aurora si espande

donando a chi sa udire

del mondo un nuovo canto 

RESPIRO

E mi fermo
ascolto
mi sciolgo
Ha tutte le sfumature del verde
questo silenzio
Mi  immergo
nei cerchi concentrici
dei suoni opachi
di una voce che non c'è

Cammino
osservo
mi incanto
Ha la densità delle nebbie
questo andare
Respiro
le gocce fredde
di un velo naturale
Inalo l'essenza di un bosco
incantato
da chi assente mai è

LENTAMENTE LA NOTTE

Lentamente la notte si tende
come coltre
Discende pietosa a raccogliere anime
spiana le rughe pensierose di città e paesi
Dolcemente la notte si espande
avvolge materna dissolve rumori
Lentamente si posa su menti frettolose
placa sospiri venati di passione
si nutre di ansiti di emozioni esplose
Suadente carezza corpi abbandonati
menzognera accompagna tra sogni vellutati
Irriverente gongola tra incubi spietati
tra speranze rinviate e progetti concupiti
Lentamente la notte rivela
solitudini celate da sorrisi stereotipati

CRISTALLI ACUMINATI

Brucia l'incenso
tra spire di fumo vanigliato
è il profumo vagheggiato
un respiro sognato
volute di desiderio
aromatizzate da una assenza
son fredde le luci
come le parole  di chi manca
Sul vetro opacizzato da aliti ghiacciati
si frantumano riflessioni sconfortate
sono cristalli acuminati
i sogni irrealizzati

AUTUNNI CONSUMATI

Tamburella la pioggia sul tetto 
riga vetri accaldati dal camino 

Sulla brace castagne brunite
nell'aria profumo di novello

Nell'aria la tua voce cantilenante
narrava di orchi e di streghe
di fate velate di azzurro
di principi innamorati di foreste incantate

Tanti autunni si sono consumati
tra ceppi bagnati e carbonizzati
mangiando una castagna comprata
ritrovo il sapore dell'infanzia passata.