Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima il silenzio l'ho tenuto chiuso per anni alla gola come una trappola da sacrificio , è quindi venuto il momento di cantare una esequie al passato Alda Merini "da LA TERRA SANTA"
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mercoledì 26 aprile 2017
lunedì 24 aprile 2017
VITA (a mia figlia)
Che storia incommensurabile è l’esistenza
Momenti in cui sembra sia finita
Attimi da conservare nella memoria
Istanti che cadono dal podio della gloria
Poi basta un battito appena accennato
Ricomincia di nuovo la meraviglia del creato
Di te ricordo ancora uno sfarfallio nello stomaco
Risentendo l’eco di un gorgoglio e di un vagito
E ora nel tuo grembo il miracolo di una vita
Che si perpetua nella fame di se stessa all’infinito
Momenti in cui sembra sia finita
Attimi da conservare nella memoria
Istanti che cadono dal podio della gloria
Poi basta un battito appena accennato
Ricomincia di nuovo la meraviglia del creato
Di te ricordo ancora uno sfarfallio nello stomaco
Risentendo l’eco di un gorgoglio e di un vagito
E ora nel tuo grembo il miracolo di una vita
Che si perpetua nella fame di se stessa all’infinito
DOMANI
Profuma intensamente l’erba tagliata
Il sole ci prova invano a riscaldar la pelle
La brezza un po’monella sorvola una risata
Una nube distratta sfiora il cielo un po’ ribelle
Quante gocce bollenti a bagnare il viso
Pioggia dissacrante a volte consolante
Un respiro e la vita che passa senza avviso
Ore intense a racimolare razionalità abbagliante
Neanche ti trovi scuse per il perduto paradiso
Anche il tempo altalenante ti morde l’anima
E si diverte
trasformando raggi caldi in sferzante freddo
E calpesto a stento e con cautela ora queste scale
Percorse tante volte su e giù con voi bambini
A volte con rabbia e con un sorriso innaturale
Sembrano di un’altra persona come antichi cammini
Ogni gradino un anno di vita e giorni di progetti
Quante speranze e idee grandiose lasciate scivolare
Persa ogni cognizione e da dimenticare cose e effetti
Sfioro lenta le mani su ogni oggetto da lasciare
Mi affaccio alla finestra e volgo lo sguardo lontano
Domani sarà un altro giorno e tutto da ricominciare
Percorse tante volte su e giù con voi bambini
A volte con rabbia e con un sorriso innaturale
Sembrano di un’altra persona come antichi cammini
Ogni gradino un anno di vita e giorni di progetti
Quante speranze e idee grandiose lasciate scivolare
Persa ogni cognizione e da dimenticare cose e effetti
Sfioro lenta le mani su ogni oggetto da lasciare
Mi affaccio alla finestra e volgo lo sguardo lontano
Domani sarà un altro giorno e tutto da ricominciare
domenica 9 aprile 2017
ECCOMI
Eccomi nelle sfumature del giorno che nasce
Tra le brume serali di un altro che finisce
Ancora io nel sorriso della luna mezza piena
Tra le stelle di galassie al confine dell’atmosfera
Eccomi tra le stropicciate lenzuola di una notte
Nell’estasi di ore agognate e sognate
Tra le braccia di Morfeo come eburnee scie
Eccomi mentre sorpresa godo del tuo sguardo
Ponte di passione tra indomabili sensazioni
Sole vento e tempeste senza inibizioni
Eccomi ancora nelle calde note di una canzone
Nelle sere solitarie e attonite di una percezione
Eccomi
Sono io
Sei tu
E non esiste nulla più
Tra le brume serali di un altro che finisce
Ancora io nel sorriso della luna mezza piena
Tra le stelle di galassie al confine dell’atmosfera
Eccomi tra le stropicciate lenzuola di una notte
Nell’estasi di ore agognate e sognate
Tra le braccia di Morfeo come eburnee scie
Eccomi mentre sorpresa godo del tuo sguardo
Ponte di passione tra indomabili sensazioni
Sole vento e tempeste senza inibizioni
Eccomi ancora nelle calde note di una canzone
Nelle sere solitarie e attonite di una percezione
Eccomi
Sono io
Sei tu
E non esiste nulla più
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