La brezza mi accarezza insidiosa
scende lungo tornanti brulli
attraversa gli ulivi stoici nell’arsura di agosto
Sereno il sole irridente si specchia
nella calma piatta di un mare invitante
Pennellate sparse di sfavillanti acquamarine
si lasciano accarezzare da argentate creste
Vagano come fili di aquiloni pensieri bollenti
spinti da desideri languidi
indecenti
indecenti
Si susseguono ricordi di baci rubati
roventi sulle labbra ancora assetate.
Accaldato il mio corpo anela frescura
mi tuffo snervata tra braccia di spuma
Ancor più pressante nella mia mente
quelle tue carezze
lente
lente
Avanza la sera quasi esitante
rosato sfuma l’orizzonte
Sale il desiderio
impellente
la mente ricerca incessantemente
il profumo intenso della tua pelle calda
mi arrendo
esausta non mi nego niente
Un momento vissuto
un secondo agognato
un eterno istante non oblato
Vorace proietto sul manto stellato
l'ombra del tuo sguardo annegato
lo so che ci sono nel tuo intelletto
e di questa certezza di nutrirmi non smetto
impellente
la mente ricerca incessantemente
il profumo intenso della tua pelle calda
mi arrendo
esausta non mi nego niente
Un momento vissuto
un secondo agognato
un eterno istante non oblato
Vorace proietto sul manto stellato
l'ombra del tuo sguardo annegato
lo so che ci sono nel tuo intelletto
e di questa certezza di nutrirmi non smetto
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