Ora
sulla zattera ammorbidita di cuscini
navigo nel mare dei vorrei
Le pareti scivolano aprendosi alla notte
La mente è il porto dei sogni irrealizzati
le nubi le strade dei desideri sospesi.
Ora
un letto come tolda di nave
dirigibile di desideri compiuti
Il pavimento si apre e inghiotte sospiri
lastricando nuove vie con dispnee flautate
le note arrotolate su righe scordate
Ora
lungo le vertebre delineate dai respiri rubati
ciò che è stato è già dimenticato
nell' ansito ultimo di un attimo aerografato
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