martedì 28 giugno 2016

Il potere della parola per descrivere gli attimi , prendo il titolo da una Citazione di Andrea (Corto Maltese) un mio amico , dopo aver letto la mia riflessione

La misura del tempo e della distanza é data dalla  intensità con cui vivi il tutto. Come bere un buon bicchiere di vino, lo assapori,lo gusti, te lo lasci ondeggiare tra lingua e palato , per non perdere nemmeno una stilla. Lo lasci scivolare in fondo alla gola perché ti ritornino i profumi nelle cavità nasali fino a inebriarti di ogni effluvio.

domenica 19 giugno 2016

HO VINTO IO?


Non ci voglio più pensare 
A questo tempo andato a male 
Un incontro e uno scontro 
Pesanti quelle catene 
Buia la via delle pene
Un sorriso e una parola
Una carezza e una bugia
Che verità si è fatta da sola
Uno sguardo e un addio
Tu hai perso e ho vinto io
Ma alla fine la vera storia
È che siam perdenti senza gloria
Non c’è mai vittoria unica
Né sconfitta solitaria
Entrambi di quel treno abbiam perso la corsa
Alla fine del torto o della ragione
Poca cosa importa

venerdì 10 giugno 2016

MOMENTI SILENTI

Ancora un'alba a rischiarare lente ore
tra gocce di nebbia in attesa del sole
Sudati corpi a sfinire anime
senza tregua a divorarsi il cuore
La mente corre e oltre vola
si dileguano respiri e sussurri
Si dilatano i pori della notte
pronti ad accogliere nuove lotte
Sottili rigagnoli velano come coltre
quei momenti silenti
sospesi
in attesa del risveglio


lunedì 6 giugno 2016

NON TI AMO

No non ti amo
Perché se ti amassi ti starei lontano
Non graverei sulle tue ore
Non riempirei di ansia i momenti
No non ti amo
Perché se ti amassi non ti scriverei
Chiedendomi se posso
Sapendo che poco e niente saranno le risposte
No non ti amo
Perché se ti amassi non rinuncerei a sentire la tua voce
Anche sapendo che a vuoto lo squillo echeggerebbe
No non ti amo
Perché se ti amassi non starei ad aspettare quel momento
Per riaverti di quel tanto o poco senza chiedere più niente



IL PARCO DI KYOTO



Tra fior di prugno e di ciliegio  passeggiavo
Nell’aria un profumo che non conoscevo
Rivolto al cielo gli occhi lo ammiravo
Sfumava tra una nube ogni ricordo

Ti vidi  pensieroso sulle rive del laghetto 
Sullo sfondo la casa del tè tra il boschetto
Danzando cadde lieve  un petalo rosato
Potendo un sorriso ti avrei regalato

Ti seguii fino a quel piccolo tempietto
La tua veste ondeggiava sembrando vento
Chinasti il capo e  vi sparisti dentro

Son rimasta ad attenderti per ore
Inspirando di quel parco ogni odore
Chissà se eri sogno o  illusione