giovedì 26 giugno 2014

NUVOLE

E così vorrei andar come nuvola vagante
solcare il cielo invece che pensieri erranti .
Essere leggerezza come batuffolo d'ovatta
levitare tra le brezze invece che far la lotta.
Sognare cieli azzurri e soli sfolgoranti
ricevere sorrisi invece di piogge sferzanti .
Così risuonano le parole a volte
 crudeli  appendici di malevoli radici .



GIORNATE GRIGIE

Piove sulle radici esposte di alberi secolari
e sulle distese erbose di feudi millennari
Cupo il cielo ricopre  orizzonti sbiaditi
coltre livida e fredda che calore nega

Chi ha rubato il nostro tempo 
i cieli azzurri e sorridenti ?
Chi ha trafugato le  stagioni spensierate
colme di sogni e di risate ?

A volte transitano pensieri amari

come nubi gravide di pioggia  in giornate grigie

domenica 22 giugno 2014

IL COLORE DEL SENTIMENTO

Non ti racconterò delle mie notti insonni
di ogni battito perduto nel mio pensarti
Muti i desideri erranti tra cielo e stelle
non senti il soffio del vento ?
Ogni refolo una carezza e un bacio
ogni brivido un abbraccio negato
L'alba di un giorno appena nato
ha già in sè il tuo sguardo
Respiro e sento di te l'odore
e sul mio fianco della tua mano il calore
Solitari e gelidi gli attimi sfilano
soldati in marcia verso una battaglia persa
Ancora nelle nari avverto  un profumo
di una schiuma bianca del sapone da barba
Come un abbraccio a lenire le pene
parole e sorrisi e occhiate lievi
Ha un colore il sentimento
azzurro come un cielo appena sveglio.
Ha un sapore e il profumo dell'infanzia perduta
Prezioso come il metallo più splendente
l'amore condito da tenerezza
Sarà ancora il sole  a dipingere i cieli
venti che digrignano e spazzano eventi
gelidi o caldi tifoni o brezze
non serviranno a domare certezze
In itinere lungo strade asfaltate
terreni disseccati o semplici sterrati
va l'anima curiosa pur colpita e bistrattata
S'alza ancorchè faticosamente
a volte sembra che non le importi più niente
Si espande il canto della guerriera
tra cime innevate e sentieri assolati
Cammino e corro attraverso vallate
mi arrampico lungo irte pendici
lontano sembrano le cime e non mi arrendo
Un sorriso serro tra sguardo e ciglia
un battito come ponte tra la vita e l'infinito
una mano tesa e un abbraccio a rimarginar ferite







mercoledì 18 giugno 2014

NEL MARE DEL TEMPO



Sono come fulmini certi pensieri 
solcano lividi i cieli in burrasca.
Suona in lontananza una grancassa 
tuoni irridenti gli inutili tormenti.

Un frastuono ai sensi fa contorno,
c’è risveglio alle tracce della vita, 
un pestare tra le onde dei ricordi
ch’è l’insorgere d’una tempesta.

Batte il ritmo una pioggia sferzante,
lascia il cuore ogni volta il viandante.
Sirene stridule nel mare del tempo
le emozioni vissute come controcanto.

È viaggiare con Argo tra mille sirene
legati al palo piantato dall’ore vissute
con occhi bendati e orecchie tappate,
quasi a dispregio dei dolori sommati.

Crude le tinte di questo cammino
tra mare e cielo tra sole e luna.
Si inseguono i giorni , i mesi e gli anni.
Le risa, i pianti e dell’amore gioie e affanni.

Tra frammenti smembrati si vive,
un puzzle da comporre e scomporre,
un diabolico gioco tra ombre e colori
dove a premio ti attende la notte.

(Luigia Paglia & Renato Fedi)

domenica 8 giugno 2014

NEL TUO SILENZIO HO TROVATO LE PAROLE

Nel tuo silenzio ho trovato le parole
i suoni delicati di un  amore
Ciò che il pudore ha tenuto nascosto .


Ora percorri le scie immaginate
tra pianeti e stelle inesplorate
ora io ti conosco come non mai
I tuoi pensieri ascolto e i miei ti porgo
il tuo sguardo leggo e il mio ti offro
come mai è successo .

Abbiam scavato solchi e profondi pozzi
attraversato dirupi scavati dall'indifferenza
nuotato nel fiume Lete accompagnati da false speranze
frastornati dal suono di baccanti e astuti mercanti .

Ahi poveri umani ignari e distratti da falsi ideali
dell'incomunicabilità ne facciam bandiera
dimentichiamo di dirci da vivi ciò che rimpiangiamo
quando  tempo più non abbiamo .

Ora tra gli ulivi e il fruscio del vento tra i rami ti sento
appoggio i passi tra le tue orme sbiadite e le ricalco
Nel tuo silenzio ho trovato le parole .







domenica 1 giugno 2014

IN VIAGGIO SULL'A1

Ti lascio sulla soglia dei miei pensieri
avvolto in un cono d'ombra di luci e di odori
Si scalda il mattino bagnato dalle ultime rugiade
in lontananza il fiume evapora notturni sudori

Nuvole stemperano l'azzurro  come ovatta strappata
e d'intorno si levano canti di uccelli spensierati
Provo a raccogliere pioggia nel palmo di una mano
vorrei lavare l'amaro di un cammino solitario

Tra Reggello e Barberino l'asfalto sembra una biscia
tortuosa la via s'alterna a curve e gallerie
Di lato han coperto l'appennino le ginestre
pepite di sole illuminano la Valletta

Quasi a Calenzano si apre il paesaggio
la veduta del piano si amplia come un sipario
con Firenze sullo sfondo poco lontana
Cipressi e la  mediterranea macchia  fan da cornice alla città dantesca

Son viaggi tra stagioni e cogitazioni come quadri di folli autori
Acquerelli di primavera con colori brillanti e tinte pastello
Tele ricoperte di pigmenti oleosi i paesaggi d'inverno
polverose le tinte dell'estate sembran opere di distratte fate

Ogni profumo e ogni sfumatura una striscia di vita che si consuma