domenica 1 giugno 2014

IN VIAGGIO SULL'A1

Ti lascio sulla soglia dei miei pensieri
avvolto in un cono d'ombra di luci e di odori
Si scalda il mattino bagnato dalle ultime rugiade
in lontananza il fiume evapora notturni sudori

Nuvole stemperano l'azzurro  come ovatta strappata
e d'intorno si levano canti di uccelli spensierati
Provo a raccogliere pioggia nel palmo di una mano
vorrei lavare l'amaro di un cammino solitario

Tra Reggello e Barberino l'asfalto sembra una biscia
tortuosa la via s'alterna a curve e gallerie
Di lato han coperto l'appennino le ginestre
pepite di sole illuminano la Valletta

Quasi a Calenzano si apre il paesaggio
la veduta del piano si amplia come un sipario
con Firenze sullo sfondo poco lontana
Cipressi e la  mediterranea macchia  fan da cornice alla città dantesca

Son viaggi tra stagioni e cogitazioni come quadri di folli autori
Acquerelli di primavera con colori brillanti e tinte pastello
Tele ricoperte di pigmenti oleosi i paesaggi d'inverno
polverose le tinte dell'estate sembran opere di distratte fate

Ogni profumo e ogni sfumatura una striscia di vita che si consuma









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